Giro d’Italia 2019, Maestri in lacrime dopo l’arrivo: “Partito lungo per provare almeno a salire sul podio”

Mirco Maestri è stato tra i grandi animatori della diciottesima tappa del Giro d’Italia 2019. In fuga insieme a Damiano Cima (Nippo-Vini Fantini-Faizanè) e Nico Denz (Ag2R La Mondiale) nella frazione che ha condotto il gruppo a Santa Maria di Sala, il portacolori della Bardiani-CSF ha sfiorato il successo più prestigioso della sua carriera. Nonostante sia un habitué delle azioni da lontano, infatti, il 27enne di Guastalla mai avrebbe potuto immaginare che la fuga di giornata sarebbe potuta arrivare a giocarsi la vittoria finale, complici anche gli errori nei calcoli fatti dal gruppo principale tirato soltanto da Groupama-FDJ e Bora-hansgrohe per i rispettivi velocisti Arnaud Démare e Pascal Ackermann.

Dopo aver risposto a un tentativo di Denz a 3800 metri dall’arrivo, Maestri ha lanciato uno sprint lunghissimo per provare ad anticipare la forte rimonta del gruppo. A quel punto è partito però Cima, che si è dimostrato l’unico in grado di resistere al plotone, con Ackermann che si è dovuto accontentare della piazza d’onore. Per Maestri è arrivato invece soltanto un amaro decimo posto commentato in lacrime subito dopo la linea del traguardo: “Da un po’ di tempo cerco di fare un bel risultato, ma faccio i complimenti a Cima. Oltre al danno la beffa, non sono neanche riuscito a fare secondo. Per radio ci avevano detto che stavano arrivando a forte velocità, abbiamo provato ad andare d’accordo. Siamo stati bravi, ma c’è un po’ di rammarico. Nel finale ho detto ‘piuttosto che ci prenda il gruppo, faccio terzo’. Sapevo di partire lunga e l’ho giocata così. Volevo salire sul podio per la squadra, ma non è venuto neanche quello”.

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